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Piano transizione 5.0: come funziona

Piano transizione 5.0 - 1200x800 - Memodo
Nozioni sul fotovoltaico
Aggiornato il 15 aprile 2025
11 min. Tempo di lettura
Thomas_Taddia
Thomas Taddia

È ufficiale! Dopo molti mesi di attesa è stato pubblicato sul sito ENEA l'elenco dei prodotti iscritti al registro delle tecnologie per il fotovoltaico e che possono essere ammessi al Piano Transizione 5.0: tra i prodotti individuati troviamo anche il modulo fotovoltaico Meyer Burger da 395 W, che rientra nella categoria C. Tra i moduli che rientrano nell'incentivo ci sono anche diversi modelli di Bisol.

Ripercorrendo la storia della normativa, il 26.02.2024 è stato approvato il Decreto Legge denominato "Piano Transizione 5.0", che introduceva una serie di iniziative per sostenere gli investimenti in digitalizzazione e nella transizione green delle imprese mediante uno schema di crediti di imposta innovativo. La manovra è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale lo scorso 06.08.2024.

Il decreto direttoriale 11 settembre 2024  ha poi disposto l’apertura dalle ore 12:00 del 12.09.2024 della piattaforma informatica sul sito del GSE per presentare le comunicazioni di completamento dei progetti di innovazione.

Il 16.08.2024 è stata pubblicata sul sito internet del Ministero delle Imprese e del Made in Italy la Circolare Operativa “Transizione 5.0”, il cui scopo è fornire chiarimenti tecnici in relazione a specifici profili, utili per applicare correttamente la disciplina di agevolazioni.

Abbiamo parlato di questa importante novità durante gli eventi degli Energy Industrial Days 2024 insieme alla società di consulenza Vendor. Per semplificare la comprensione, abbiamo inoltre realizzato un video che potrai visionare, proseguendo la lettura.

Cosa prevede il Piano Transizione 5.0

Parliamo di un piano di risorse considerevole: 6,3 miliardi di euro oltre ai già previsti 6,4 miliardi individuati dalla Legge di Bilancio per il biennio 2024-2025. Tutto questo per supportare la transizione digitale e green delle aziende.

Questa manovra è improntata su due aspetti importanti:

  1. Gli investimenti in beni strumentali materiali e immateriali;
  2. Lo sviluppo delle competenze della forza lavoro.

Dalla nota pubblicata sul sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy si legge: "Alle aziende verrà concesso un credito d'imposta automatico, senza alcuna valutazione preliminare, senza discriminazioni legate alle dimensioni dell'impresa, al settore di attività o alla sua localizzazione."

A chi si rivolge il Piano Transizione 5.0?

Il Piano Transizione 5.0 si rivolge a tutte le imprese residenti e alle organizzazioni stabili nel territorio dello Stato di soggetti non residenti, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito dell'impresa.

Si tratta di figure che negli anni 2024 e 2025 effettuino nuovi investimenti in strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato, nell'ambito di progetti di innovazione da cui consegua una riduzione dei consumi energetici. A queste è riconosciuto, nei limiti delle risorse di cui al comma 21, un credito d'imposta proporzionale alla spesa sostenuta per gli investimenti effettuati alle condizioni e nelle misure stabilite nei commi successivi.

Investimenti in beni materiali e immateriali

La manovra agevola gli investimenti in beni materiali e immateriali. La condizione necessaria è che si raggiunga una riduzione dei consumi energetici dell'unità produttiva pari almeno al 3 % (o al 5 % se calcolata sul processo interessato dall'investimento).

Sono ammessi anche nuovi beni strumentali necessari all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili (e le spese per la formazione del personale dipendente volte ad acquisire e consolidare competenze nelle tecnologie per la transizione digitale ed energetica dei processi produttivi).

I beni strumentali materiali

La normativa richiama inoltre come beni strumentali un elenco corposo di investimenti facendo riferimento agli allegati A e B della L. 232/2016. Per farti qualche esempio: come beni strumentali materiali cita sia macchine utensili che per il confezionamento e l’imballaggio o ancora software di progettazione e che supportano l’organizzazione dei processi.

La condizione evidenziata è che "tramite gli stessi (beni strumentali), si consegua complessivamente una riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva localizzata nel territorio nazionale, cui si riferisce il progetto di innovazione non inferiore al 3 % o, in alternativa, una riduzione dei consumi energetici dei processi interessati dall'investimento non inferiore al 5 %“ come specificato anche sopra.

I beni strumentali materiali

Per quanto riguarda invece gli investimenti elencati nell’Allegato B, la normativa include anche tutti i software, i sistemi, le piattaforme o le smart app degli impianti che:

  • Garantiscono il monitoraggio continuo e la visualizzazione dei consumi di energia così come dell’energia autoprodotta e autoconsumata;
  • Introducono dei meccanismi di efficienza energetica, mediante la raccolta ed elaborazione dei dati anche provenienti dalla sensoristica IoT di campo.

Oltre a ciò, sono compresi anche tutti i software acquistati insieme a quelli sopra citati per la gestione dell’impresa.

E per gli investimenti in fotovoltaico?

Al comma 5 del bando, inizialmente veniva chiarito anche questo punto che citiamo testualmente:

Nell'ambito dei progetti di innovazione che conseguono una riduzione dei consumi energetici nelle misure e alle condizioni di cui al comma 4, sono inoltre agevolabili:

  • Gli investimenti in beni materiali nuovi strumentali all'esercizio d'impresa finalizzati all'autoproduzione di energia da fonti rinnovabili destinata all'autoconsumo, a eccezione delle biomasse, compresi gli impianti per lo stoccaggio dell'energia prodotta. Con riferimento all'autoproduzione e all'autoconsumo di energia da fonte solare, sono considerati ammissibili esclusivamente gli impianti con moduli fotovoltaici di cui all'articolo 12, comma 1, lettere a), b) e c) del decreto-legge 9 dicembre 2023, n. 181.

Questo ultimo articolo non è altro che il Decreto Energia pubblicato lo scorso dicembre 2023, dove puoi trovare le caratteristiche individuate per i moduli europei che consentono l'accesso al bando.

  • Gli investimenti in impianti che comprendano i moduli di cui alle lettere b) e c) concorrono a formare la base di calcolo del credito d'imposta per un importo pari, rispettivamente, al 120 %  e 140 % del loro costo. Nelle more della formazione del registro di cui all'articolo 12, comma 1, del decreto-legge 9 dicembre 2023, n. 181, sono agevolabili gli impianti con moduli fotovoltaici che, sulla base di apposita attestazione rilasciata dal produttore, rispettino i requisiti di carattere tecnico e territoriale previsti dalle lettere a), b) e c) del medesimo articolo 12.

Nota bene che con l'approvazione della Legge di Bilancio 2025, sono stati introdotti alcuni importanti aggiornamenti che ti evidenziamo di seguito.

Come è riconosciuto il credito di imposta?

La Legge di Bilancio ha introdotto dei cambiamenti indicati all’articolo 1, comma 427-429, riguardanti principalmente aliquote, maggiorazioni e cumulabilità.

  1. Le maggiorazioni previste per i moduli FV sono state modificate in questo modo:
    1. 130 % di maggiorazione;
    2. 140 % di maggiorazione;
    3. 150 % di maggiorazione.
  2. Sono previste ora solo due categorie di investimento:
    1. Investimenti fino a 10 milioni di euro (da 0 a 10);
    2. Investimenti oltre i 10 milioni e fino al tetto massimo ammissibile di 50 milioni di euro.

Sono modificate le aliquote del credito per le due categorie di investimento, come sotto:

Riduzione consumi energetici

Investimenti fino a 10 milioni di €

Investimenti tra 10 e 50 milioni di €

CLASSE I

> 3 % dei consumi della struttura produttiva o
> 5 % dei consumi dei processi interessati dall’investimento

35%

5%

CLASSE II

> 6 % dei consumi della struttura produttiva o
>10 % dei consumi dei processi interessati dall’investimento

40%

10%

CLASSE III

> 10 % dei consumi della struttura produttiva o
> 15 % dei consumi dei processi interessati dall’investimento

45%

15%

In che modo è possibile fruirne?

Le modalità di fruizione prevedono la compensazione del credito spettante presentando il modello F24 in un'unica rata. L'eccedenza non compensata entro il 31 dicembre 2025 sarà compensabile in 5 rate annuali di pari importo.

Come beneficiare di questa misura?

Le imprese devono presentare telematicamente la documentazione al GSE (che mette a disposizione un modello standardizzato). Oltre alla documentazione, l’azienda deve presentare la descrizione del progetto di investimento insieme al costo. Successivamente, la documentazione viene trasmessa al Ministero delle imprese e del made in Italy, secondo le modalità previste dal comma 10.

Secondo il comma 11 del decreto, il beneficio è subordinato alla presentazione di apposite certificazioni che sono rilasciate da un valutatore esterno ed indipendente, il quale attesta:

  1. La riduzione dei consumi energetici conseguibili tramite gli investimenti;
  2. La realizzazione effettiva degli investimenti in base a quanto previsto dalla certificazione.

Ci sono altre indicazioni?

Sì, è previsto anche che ai fini di controlli i soggetti che si avvalgono del credito di imposta, devono conservare la documentazione in grado di dimostrare "l’effettivo sostenimento e la corretta determinazione dei costi agevolabili” (vedi il comma 15).

A seguire, il GSE effettua dei controlli per verificare la sussistenza dei requisiti tecnici e dei presupposti indispensabili per poter fruire del beneficio.

Ultimi aggiornamenti

Da marzo 2023 ad oggi il Piano Transizione 5.0 ha subito non pochi cambiamenti, tra rettifiche, integrazioni e conferme. Alcuni aspetti sono rimasti invariati (ad es. il periodo stabilito per poter usufruire dell'incentivo) mentre altri sono stati ampliati.

L'ultimo aggiornamento risale proprio a febbraio 2025, quando è stato ufficialmente inserito il modulo nel registro delle tecnologie per il fotovoltaico all'interno della categoria C. In particolare, si tratta del modulo Meyer Burger White 395 Wp con efficienza del modulo pari a 21,50 % e della cella pari a 24,60 %. Tra i pannelli che rientrano nei meccanismi di incentivazione ci sono anche diversi modelli di Bisol. Contattaci per ricevere un'offerta personalizzata.

Conclusioni

Il programma del Piano Transizione 5.0 è partito ufficialmente con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto-Legge lo scorso 6 agosto 2024, che ha disposto l'apertura della Piattaforma Informativa a partire dalle ore 12:00 del 07.08.2024 per “la presentazione delle comunicazioni preventive dirette alla prenotazione del credito d’imposta Transizione 5.0 e delle comunicazioni di conferma relative all’effettuazione degli ordini accettati dal venditore con pagamento a titolo di acconto in misura almeno pari al 20 % del costo di acquisizione”. 

Sul sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy puoi trovare maggiori informazioni con tutti i riferimenti alla normativa più aggiornata.

Bisol
BISOL Duplex/Bifacial BDO 450 W

In breve

  • Il piano transizione 5.0 fotovoltaico disciplina diverse iniziative a sostegno degli investimenti in digitalizzazione e della transizione green, tra cui gli investimenti fotovoltaici.
  • Ne abbiamo parlato in occasione degli eventi Energy Industrial Days 2024 insieme alla società di consulenza specializzata su questo tema.
  • PNRR fotovoltaico incentivi: questa manovra di 6,3 miliardi di euro rientra proprio nel Piano Nazionale a supporto del cambiamento che sostiene tutti i processi di ammodernamento tecnologico e in ottica di sostenibilità.
  • Il modulo fv Meyer Burger da 395 Wp risulta iscritto nella categoria C del registro ENEA: questa categoria comprende “i moduli prodotti negli Stati membri dell'Unione Europea utilizzando celle solari bifacciali ad eterogiunzione di silicio o tandem prodotte negli Stati membri dell'Unione Europea ed aventi le stesse celle, efficienza di conversione dell'energia solare, in condizioni di prova standard, pari ad almeno il 24,0 %”. Tra i moduli che rientrano nel Piano trovi anche diversi modelli di Bisol. Contattaci per ricevere un'offerta personalizzata.
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