Decreto Fer X transitorio: in vigore da oggi

Da oggi 28.02.2025 entra ufficialmente in vigore il decreto FER X transitorio (Decreto n. 457/2024). Questo atto giuridico ha introdotto un regime di sostegno per le fonti rinnovabili da 9,7 miliardi di euro e sarà valido fino al 31.12.2025.
In sostanza, questo decreto supporta la produzione di energia elettrica rinnovabile, ovvero la costruzione di nuovi impianti da fonti rinnovabili (FER) fino a 17,65 GW. Nel caso di impianti superiori al MW l’assegnazione avverrà tramite asta e le procedure saranno indicate entro la fine del 2025.
Che cos’è il decreto FER X transitorio?
Il Decreto FER Transitorio introduce un Meccanismo transitorio di supporto per impianti a fonti rinnovabili con costi di generazione vicini alla competitività di mercato. A disciplinarlo sono gli articoli 6 e 7 del decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 199.
Come chiarito dalla stessa ARERA, il decreto è stato redatto con l'intento di ottenere rapidamente l'approvazione della Commissione Europea nell'ambito del quadro temporaneo sugli aiuti di Stato.
Quali impianti possono accedere al meccanismo di supporto? Ne parla l’art. 1 del decreto, indicando:
- Impianti fotovoltaici;
- Impianti eolici;
- Impianti idroelettrici;
- Impianti di trattamento dei gas residuati dai processi di depurazione.
Questo decreto si applica agli impianti di potenza pari o inferiore al MW, “fermo restando quanto previsto all’articolo 15, comma 2, decorsi sessanta giorni dalla data in cui è raggiunto un contingente di potenza pari a 3 GW, qualora tale data risulti anteriore rispetto al termine del 31 dicembre 2025”.
Come partecipare al FERX?
La domanda deve essere inviata al GSE, allegando l’offerta di riduzione del prezzo di esercizio superiore; la documentazione richiesta sui requisiti; l’impegno a versare la cauzione definitiva; una cauzione provvisoria, pari alla metà di quella definitiva; evidenza della manifestazione di interesse.
Inoltre, l’art. 3 del decreto stabilisce le modalità e i requisiti per l'accesso al meccanismo di supporto per gli impianti a fonti rinnovabili.
- Gli impianti con potenza fino a 1 MW che avviano i lavori dopo l'entrata in vigore del decreto possono accedere direttamente, previa comunicazione di avvio lavori e rispetto di determinati requisiti. All’art.10 è indicato che questi soggetti entrano in esercizio entro 36 mesi successivi alla data di comunicazione di avvio lavori e presentano al GSE la richiesta di accesso al meccanismo entro i 90 giorni successivi alla data di entrata in esercizio registrata sul sistema GAUDI di Terna.
- Gli impianti con potenza superiore a 1 MW devono partecipare a procedure competitive, rispettando requisiti come il titolo abilitativo, la connessione alla rete elettrica, la conformità ambientale e la solidità finanziaria. Questi soggetti presentano al GSE la richiesta di accesso al meccanismo entro i 90 giorni successivi alla data di entrata in esercizio registrata sul sistema GAUDI di Terna.
Fonte rinnovabile | Taglie di potenza | Prezzo di esercizio | Prezzo di esercizio superiore | Prezzo di esercizio inferiore |
---|---|---|---|---|
MW | € /MWh | €/MWh | €/MWh | |
Fotovoltaica | > 1 | 80 | 95 | 65 |
Eolica | > 1 | 85 | 95 | 70 |
Idraulica | > 1 | 90 | 105 | 80 |
Gas residuati dai processi di depurazione | > 1 | 85 | 100 | 75 |
Tabella. Prezzi di esercizio, determinazione dei prezzi di aggiudicazione e dei costi specifici di investimento degli impianti
Alcuni soggetti, come le imprese in difficoltà o quelle soggette a cause di esclusione, non possono accedere al meccanismo.
Inoltre, gli impianti con potenza superiore a 1 MW che avviano i lavori prima della partecipazione alle procedure competitive non possono accedere al supporto. I beneficiari del meccanismo possono rinunciare a esso prima del termine, ma devono pagare un corrispettivo al GSE. Sono inclusi anche interventi di rifacimento o potenziamento degli impianti esistenti, limitatamente alla nuova sezione potenziata.
Come vengono definiti i prezzi di aggiudicazione per impianti in accesso diretto?
Vengono definiti dall’ARERA entro 90 giorni dall’entrata in vigore del decreto. I prezzi variano in base all’onerosità dell’intervento per garantire un’equa remunerazione dell’investimento e dei costi di esercizio. I prezzi di aggiudicazione variano quindi in base alla tecnologia e alla taglia di impianto. Gli altri dettagli sono indicati all’art. 4.
Come viene stimato il valore dell’energia?
Ci sono due sistemi di erogazione dei prezzi di aggiudicazione, ma prima occorre fare una distinzione:
- Per gli impianti con potenza superiore o uguale a 200 kW, l’energia elettrica generata resta a disposizione del produttore, che la valorizza autonomamente sul mercato. Il GSE calcola la differenza tra il prezzo di aggiudicazione e il prezzo di riferimento del Mercato del Giorno Prima (MGP).
- Per gli impianti con potenza inferiore a 200 kW, il GSE provvede direttamente al ritiro e alla vendita dell’energia elettrica, offrendo al produttore una tariffa omnicomprensiva o, su richiesta, l'applicazione del regime previsto per gli impianti con potenza superiore o uguale a 200 kW.
- Se la differenza è positiva, il GSE eroga un corrispettivo pari a tale differenza sulla produzione netta immessa in rete.
- Se la differenza è negativa, il GSE effettua un conguaglio o richiede al produttore di versare un corrispettivo pari a tale differenza sulla produzione netta immessa in rete.
Entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore di questo decreto, con decreto del MASE sono approvate, su proposta del GSE, le regole operative per l’accesso al meccanismo di supporto (tra queste regole operative vi sono ad esempio, i modelli per le istanze di accesso, le indicazioni su come comunicare l’avvio dei lavori, il calendario di dettaglio con le procedure da svolgere e così via).
Conclusione
Il Decreto FER X transitorio, entrato in vigore il 28 febbraio 2025 segna un passo importante verso il sostegno alle fonti rinnovabili in Italia, con una dotazione di 9,7 miliardi di euro per incentivare la produzione di energia elettrica da impianti fotovoltaici, eolici, idroelettrici e di trattamento dei gas residuati.
Il decreto punta a favorire una rapida transizione energetica, attraverso aste e meccanismi di supporto per impianti fino a 17,65 GW, con l’obiettivo di ridurre i costi di generazione e garantire la competitività sul mercato. Entro la fine del 2025, saranno definiti i dettagli per la partecipazione e le modalità operative.
Per maggiori dettagli, consulta il bando qui