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Quando il sole non basta: la storia dell’accumulo fotovoltaico

Storia accumulo fotovoltaico - 1200x800 - Memodo Italia
Nozioni sul fotovoltaico
Aggiornato il 16 maggio 2025
5 min. Tempo di lettura
Francesca_Pennisi
Francesca Pennisi

Se c’è una cosa che abbiamo imparato in questi ultimi decenni è che l’energia solare è una risorsa incredibile, ma il sole ahimè non è sempre disponibile quando ne abbiamo bisogno.

Quindi, possiamo sfruttare il nostro impianto di giorno, ma di notte che si fa? È proprio per rispondere a questa domanda che è nato l’accumulo fotovoltaico. Ancora una volta, si tratta di una tecnologia nata per rispondere a una necessità.

Si è trattato di una scoperta improvvisa oppure di una storia di scoperte e tentativi? In questo blog, ripercorriamo la storia dell’accumulo fotovoltaico, il best friend dei pannelli fotovoltaici.

Prime scoperte

Partiamo dai primi esordi. Ne abbiamo parlato a proposito della storia del fotovoltaico proprio in questo articolo. All’epoca, Bequerel si era limitato a studiare e sperimentare come i diversi materiali rispondevano alla luce solare.

È stato solo un paio di secoli più tardi che qualcuno pensò: “Ok, raccogliamo tutta questa energia e poi? E se la conservassimo per quando il sole non c’è?” 

Nonostante i progressi compiuti, nessuno ancora aveva capito come si potesse conservare l’energia prodotta nell’arco della giornata per farla riaffiorare nella notte.

L’illusione di essere autonomi

Il resto della storia la sappiamo già. Le prime applicazioni dei pannelli fotovoltaici furono nel campo spaziale. Contestualmente, naque il concetto di accumulo, sottoforma di batterie al piombo. A metà del secolo scorso, si pensava che fosse possibile accumulare energia usando batterie di vario tipo, anche se le prime batterie al piombo erano un po’ come i primi inverter: ingombranti, pesanti, costose e inefficienti e poco pratiche.

La domanda tipica era: “Per quanto tempo l’energia può accumularsi e a quale prezzo?” Fortunatamente ci sono stati molti progressi nel tempo e anche qui l’uomo è riuscito a fare delle migliorie in termini di costi e di prestazioni.

Gli anni 2000: quando il sole si trasforma in una risorsa continua (anche di notte)

Intorno agli anni 2000 assistiamo a una crescita dirompente del settore solare, riconosciuto anche a livello commerciale. In questo periodo il solare si trasforma infatti da una pura curiosità a una vera e propria fonte di energia rinnovabile riconosciuta. I pannelli fotovoltaici diventano più economici, efficienti e si integrano perfettamente nelle abitazioni. 

Il vero e proprio salto di qualità si ha però con la popolarità degli accumuli al litio anche tra i consumatori domestici. L'idea consiste nell'immagazzinare l'energia solare di giorno e utilizzarla di notte, una soluzione praticabile e conveniente.

Così, i primi produttori iniziarono a vendere i sistemi di accumulo che hanno letteralmente rivoluzionato il mercato e i prezzi dei prodotti hanno iniziato a scendere, rendendo questi sistemi più accessibili a una fetta di clientela più ampia.

Le batterie sono diventate più sicure, più durevoli e con una capacità di immagazzinamento sempre maggiore. Quello che una volta sembrava un sogno irrealizzabile è diventato una realtà.

La battaglia delle batterie: piombo contro liti di litio

Se inizialmente a dominare erano le batterie al piombo, a un certo punto è entrato in scena il litio. Le batterie al litio hanno fatto ingresso nel mercato intorno agli anni ’80-’90 e a differenza di quelle al piombo, erano più leggere, efficienti e con una capacità di immagazzinamento superiore.

Allo stesso tempo, anche i pannelli fotovoltaici progredivano in termini di efficienza e la domanda di batterie cresceva vertiginosamente. Cresceva con essa anche la necessità di conservarla e impiegarla quando il sole calava o quando si nascondeva dietro le nuvole.

Il futuro dell'accumulazione fotovoltaica: più potenza e meno limiti

E adesso, siamo qui. Con batterie sempre più potenti, capaci di immagazzinare grandi quantità di energia e di rilasciarla in modo efficiente. Il futuro dell'accumulo fotovoltaico è decisamente radioso, ma ancora in continuo sviluppo. Le batterie al litio continuano a essere la tecnologia dominante, ma i ricercatori sono costantemente al lavoro per sviluppare batterie più economiche, più durevoli e più sicure. Stiamo parlando di soluzioni come le batterie al sodio o batterie allo stato solido, che potrebbero ridurre ulteriormente i costi e aumentare le prestazioni.

La domanda è: cosa succederà quando le batterie saranno così economiche ed efficienti da permettere a chiunque di vivere in modo indipendente dalla rete elettrica? E cosa succederà quando il solare diventerà non solo una fonte di energia, ma una fonte di energia immagazzinata e utilizzata in tempo reale in ogni casa?

Conclusione

In conclusione, l'accumulo fotovoltaico ha fatto molta strada. Da quei primi tentativi imprecisi con batterie al piombo, passando per le sperimentazioni con litio fino alle soluzioni moderne, siamo oggi a un punto in cui possiamo dire che il fotovoltaico non è solo per il giorno. Grazie all'accumulo, il sole non va mai in vacanza. E chi lo sa, magari tra qualche decennio parleremo di batterie senza limiti che accumuleranno energia solare in modo così efficiente che potremo fare il pieno di energia solare come facciamo oggi con il cellulare.

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