• Trova
  • Eventi
  • Notifiche
  • Favoriti
  • Il mio account
  • Carrello

Differenza tra tensione e corrente: applicazioni per FV 

Differenza tra tensione e corrente
Nozioni sul fotovoltaico
Aggiornato il 03. marzo 2023
6 min. Tempo di lettura
Jakob_Sossi
Jakob Sossi

Se ti sei imbattuto in questo blog eri sicuramente alla ricerca di informazioni utili sugli impianti fotovoltaici. Probabilmente ti stai domandando qual è la differenza tra tensione e corrente?

Quando parliamo di energia elettrica, ci scontriamo inevitabilmente con i concetti di corrente e tensione, due chimere che spaventano molte persone. Ma non ti scoraggiare! Leggendo questo blog vedrai che con alcuni semplici esempi capirai la differenza e il vero significato di queste parole. Inoltre, ti forniremo una panoramica generale sui diversi tipi di corrente e tensione presenti in un impianto fotovoltaico e sui vari dispositivi che lo compongono! Sei pronto a diventare un master dell’elettrotecnica? Leggi il blog fino alla fine! 

Corrente e tensione: facciamo chiarezza

Quando si parla di impianti fotovoltaici, si incontrano concetti come corrente continua, tensione, corrente alternata, sovratensione. Una gran confusione! Iniziamo a fare un po’ di chiarezza.

La tensione: una questione di potenziale

Iniziamo con il concetto di tensione elettrica. La tensione è l’unità di misura dell’energia del potenziale elettrico e si misura in Volt, solitamente abbreviato in V. Questa è una definizione classica, che si trova nei libri di fisica, che sicuramente non rende il concetto più digeribile. 

Proviamo a fare un esempio più concreto su cosa rappresenta la tensione in un sistema elettrico. Immaginiamo di avere una serie di sassolini da 10 grammi. Il sassolino rappresenta una corrente molto bassa. Proviamo a immaginare di lasciare cadere i sassolini, uno dietro l’altro, da un’altezza di 1 metro e poi da una altezza di 10 metri. 

Ecco, le altezze differenti rappresentano le tensioni diverse. Ad una tensione più bassa (altezza di 1 metro) la potenza dell’impatto con il terreno dei sassolini (che rappresentano la corrente) sarà limitata. Se invece i medesimi sassolini li lasciassimo cadere da un’altezza di 10 metri (ovvero ad una tensione più alta), l’impatto con il terreno sarebbe molto più intenso.

Quindi ricapitolando, possiamo immaginare la tensione di un sistema elettrico come l’altezza da cui lanciamo dei sassolini: altezza bassa = bassa tensione, altezza elevata = alta tensione. Chiaro, vero? 

La corrente: un flusso di elettroni

Ma la corrente allora? La corrente invece rappresenta la quantità di carica elettrica che si sposta in un secondo di tempo attraverso un conduttore. Viene misurata in Ampere (abbreviato in A). Abbiamo detto che per immaginare la corrente possiamo pesarla come dei sassolini. In questo caso per capire la differenza tra corrente bassa o altra potremmo dire che una corrente più elevata è paragonabile ad un sasso più grande.

Da questo possiamo dedurre che la potenza elettrica è la combinazione tra tensione e corrente. Infatti, se immaginiamo che un sasso piccolo lanciato da molto in alto (quindi corrente bassa ad elevata tensione) può avere la stessa intensità di impatto con il terreno di un sasso molto grande lasciato cadere da una altezza relativamente bassa (elevata corrente a tensione bassa). 

La potenza resta uguale. Con la stessa logica deduciamo che una combinazione di bassa corrente e bassa tensione produce un potenza bassa. Viceversa, una corrente elevata con una tensione elevata produrrà una potenza elevata. Per saperne di più leggi il nostro blog che tratta il tema della potenza e dell’energia elettrica. 

Per riassumere questi concetti in termini più scientifici, la corrente rappresenta l’intensità del flusso degli elettroni attraverso un cavo elettrico, mentre la tensione rappresenta l’energia che questi elettroni posseggono una volta che cominciano fluire attraverso il filo. 

Differenza tra corrente continua e alternata

Bene, ora che abbiamo chiarito i termini base della questione possiamo addentrarci in tecnicismi più specifici. Sicuramente hai già sentito le definizioni corrente continua e corrente alternata. Le differenze tra le due definizioni ti lasciano un po’ perplesso? Niente paura, durante questa lettura chiariremo anche questo punto.

Corrente continua

La corrente continua (indicata spesso con l’acronimo CC) è il tipo di alimentazione che otteniamo quando attacchiamo una semplice batteria stilo ad una piccola lampadina. La corrente che girerà in questo circuito sarà continua. Questo significa che il flusso degli elettroni avrà sempre lo stesso verso, ovvero dal segno + della batteria stilo verso il segno della stessa. Molto semplice ed intuitivo, no? 

Corrente alternata

Qui le cose si complicano un pochino. Nelle nostre case la corrente non è mai continua, bensì alternata, indicata con la sigla CA (Corrente Alternata). Cosa vuol dire? Semplicemente significa che quando a casa si preme sull’interruttore e si accende la luce, il flusso degli elettroni che si muovono nei fili elettrici non è unidirezionale, bensì oscillatorio. La corrente si sposta per una frazione di tempo in una direzione del circuito e una frazione di tempo nella direzione opposta. 

Questo succede continuamente creando un flusso di corrente alternata che cambia verso 50 volte ogni secondo. Per questo motivo si indica la rete elettrica a 50 Hertz, che sta proprio ad indicare che il verso della corrente varia di 50 volte al secondo. In questo blog non approfondiamo il motivo per cui la corrente in casa è alternata e non continua. Ti basterà sapere che il motivo principale sta nel fatto che le centrali elettriche producono più facilmente la corrente alternata, rispetto a quella continua. 

Tensione pannello fotovoltaico: di che tipo è?

Ora possiamo applicare questi concetti anche a un impianto fotovoltaico. La tensione e di conseguenza la corrente prodotta da un modulo fotovoltaico è continua. Quindi per tutto quello che abbiamo imparato nei paragrafi precedenti è totalmente inapplicabile alla rete elettrica della casa. Allora come facciamo? 

È qui che entra in gioco l’inverter fotovoltaico! L’inverter traduce la corrente continua dei moduli in una corrente alternata totalmente compatibile con la rete della casa in modo da rendere questa energia elettrica utilizzabile. 

Bene! Ora dovrebbe essere tutto più chiaro. Continua e seguire il nostro blog per saperne sempre di più sulle tematiche fotovoltaiche ed elettriche. 

In breve

  • La differenza tra tensione e corrente è che la prima risulta la misura dell’energia potenziale, la seconda invece rappresenta la misura dell’intensità del flusso elettrico;
  • Esistono due tipi di alimentazione: quella in corrente continua e quella in corrente alternata;
  • In un impianto fotovoltaico i moduli producono la corrente continua mentre l’inverter converte l’energia in corrente alternata per renderla compatibile con la rete elettrica.
Potrebbe interessarti anche
Attendere, le notifiche sono in fase di caricamento...
Notifiche
    Si è verificato un errore imprevisto durante il caricamento delle notifiche.
    Cookies @ Memodo, per rendere la vostra visita a Memodo particolarmente piacevole.

    Ulteriori informazioni