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7 bufale sul fotovoltaico da smontare una volta per tutte

Bufale sul fotovoltaico
Nozioni sul fotovoltaico
Aggiornato il 22. giugno 2022
5 min. Tempo di lettura
Dalia_Franceschini
Dalia Franceschini

Sfortunatamente, ad oggi sono ancora diffuse numerose bufale sul fotovoltaico. Soprattutto, si crede spesso che non convenga davvero investire in questa tipologia di produzione dell’energia, perché non vantaggioso dal punto di vista economico. In quest’articolo vedremo punto per punto le più comuni false credenze che ostacolano lo sviluppo e la crescita del mercato del fotovoltaico.

Il fotovoltaico costa tanto e non ripaga l’investimento

Questo è il più comune falso mito di tutti. Partiamo dal presupposto che negli ultimi anni il costo di un impianto fotovoltaico è sceso notevolmente. Investire sul fotovoltaico? Ad oggi, un impianto da 3 kW, ad esempio, costa circa 6.000 €, può poi naturalmente aumentare se si aggiunge un sistema di accumulo o se si vuole installare un impianto FV da più kW. 

Sono stati introdotti poi gli incentivi statali e le detrazioni fiscali per promuovere la diffusione dell’energia pulita. Infine, se si pensa all’aumento dei costi dell’elettricità degli ultimi mesi, investire nel fotovoltaico non può che essere una scelta saggia sia per l’ambiente, ma anche per il portafoglio.

Il fotovoltaico non conviene perchè non è efficiente in condizioni di scarsa luce solare o in presenza di nuvole

Questo poteva essere parzialmente vero alla nascita della tecnologia del fotovoltaico, ma per fortuna l’efficienza dei moduli fotovoltaici è nettamente migliorata e grazie alla ricerca e sviluppo dei diversi produttori, oggi un impianto produce energia durante tutto l’anno e in qualsiasi condizione meteorologica.

Naturalmente, nei massimi picchi di irraggiamento solare, la capacità di produzione aumenta. Inoltre, l’integrazione di un sistema di accumulo all’impianto permette di immagazzinare l’energia generata e di utilizzarla di notte o in condizione di scarsa luminosità. L’aggiunta di una batteria consente di raggiungere più facilmente l’indipendenza energetica.

Fotovoltaico in condominio: un impianto fotovoltaico non può essere installato in condominio

Anche questa rappresenta una notizia falsa. Nel 2012 è stata approvata la ‘’Riforma del Condominio’’, grazie alla quale è stata ammessa la possibilità ai singoli condomini di installare un proprio impianto. È concesso installare un impianto per il singolo inquilino, senza che venga approvata la decisione dall’assemblea condominiale. L’unica autorizzazione che si esige è la richiesta al Comune per poter iniziare i lavori.

La manutenzione di un impianto fotovoltaico è molto costosa

Manutenzione fotovoltaico: l’unico intervento richiesto è la pulizia dei moduli fotovoltaici, che essendo costantemente sottoposti a inquinamento, smog e agenti esterni, tendono a risultare meno efficienti col passare degli anni. Si può quindi intervenire eseguendo una pulizia periodica. Non esiste una scadenza predefinita entro la quale eseguire quest’operazione, ma in media si svolge ogni circa 2 anni da parte di un professionista. 

Questa è l’unica manutenzione necessaria se gli altri componenti dell’impianto sono di una determinata qualità. Il periodo migliore per eseguirla è dopo l’inverno, perché i moduli sono stati esposti per diversi mesi a condizioni meteorologiche sfavorevoli e così facendo, li possiamo preparare al meglio per la stagione di massima efficienza ed esposizione solare. 

Oltre ad essere l’unico intervento necessario, è anche poco oneroso, in quanto il costo medio è di 20 €/m². Scopri i moduli che abbiamo a disposizione sul nostro comodo shop online.

ll fotovoltaico è poco ecologico

Si dice che la produzione dei pannelli consumi più energia di quanta ne producano gli stessi nel corso della loro vita. Anche qui si tratta di un’informazione non veritiera. Un sistema fotovoltaico installato in zone di buone condizioni solari produce fino a 20 volte più energia di quella necessaria per la sua produzione. 

Anche durante la fase dello smaltimento dei moduli, l’impatto ambientale è minimo, in quanto questi ultimi sono costruiti principalmente in silicio, che rappresenta un materiale altamente riciclabile, con una percentuale del 95 % circa.

La tecnologia fotovoltaica non è efficiente

Questo discorso poteva essere valido anni fa, quando il mercato del fotovoltaico era nato da poco ed era ancora in fase di forte sviluppo. Oggi, la tecnologia è avanzata e migliorata nettamente, permettendo di ottenere ottimi risultati in termini di performance di produzione dell’energia. 

Naturalmente, andando avanti con gli anni verranno apportate sempre delle migliorie, ma questo vale per qualsiasi prodotto in qualsiasi mercato. La tecnologia del fotovoltaico oggi è più che pronta a portare tutti i benefici per cui è stata studiata, non si può più posticipare usando questa scusa.

Il fotovoltaico compromette il paesaggio

Non è vero perché non è possibile installare moduli fotovoltaici in zone con vincoli paesaggistici. Gli impianti a terra sono inoltre del tutto rimovibili, non rappresentano quindi un problema di occupazione territoriale o di inquinamento. Infine, con una piccola porzione di terreno si può generare una grande quantità di energia pulita.

Conclusione

L’Italia vanta di condizioni climatiche ottimali per l’energia fotovoltaica e di eccellenze tecnologiche anche in altri campi, che ci hanno reso storicamente noti a livello mondiale. È il momento giusto, sia per il livello tecnologico che abbiamo raggiunto, sia per le problematiche legate al clima su cui non si può più procrastinare. 

Siamo pronti per sfruttare questa risorsa al meglio anche per l’economia del Paese. Non permettiamo che la mancata conoscenza dei fatti e delle condizioni reali boicottino il percorso della transizione energetica.

In breve

  • Purtroppo, sono ancora diffusi diversi falsi miti sul fotovoltaico, che ostacolano il suo evolversi e svilupparsi al massimo per un futuro più green per tutti;
  • I più diffusi sono il fatto che la tecnologia non è ancora perfezionata e quindi non performante e che l’investimento iniziale non conviene perché non rientra nel lungo termine;
  • Queste credenze potevano essere valide durante i primi anni di sviluppo del fotovoltaico, ad oggi vanno sfatate per riuscire a progredire e fare delle rinnovabili la principale risorsa di energia.
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