Conosci la storia del fotovoltaico? Dal laboratorio al tetto

Dalla notte dei tempi ad oggi, abbiamo assistito a tantissime invenzioni che hanno senz’altro rivoluzionato la nostra vita in meglio o in peggio. Tra queste, una di quelle che ha cambiato il nostro modo di guardare il mondo è il fotovoltaico, quel processo che consiste nel trasformare la luce del sole in energia elettrica.
Hai mai pensato a come sia arrivato a noi il fotovoltaico? Si tratta davvero di una tecnologia recente oppure di una storia più antica? Beh, se sei appena arrivato/a a casa dopo una giornata di lavoro, mettiti comodo/a, perché faremo un viaggio ripercorrendo le tappe fondamentali di questa straordinaria invenzione.
Alla scoperta del fotovoltaico
Si devono a un certo Edmond Becquerel le prime scoperte. Siamo nel 1839. Questo scienziato fu uno dei primi a pensare che il sole è un’ottima fonte di energia.
Egli scoprì che alcuni materiali, come il selenio, se esposti alla luce del sole erano in grado di produrre energia elettrica. E questa scoperta aveva un nome ben preciso: effetto fotovoltaico. Tuttavia, si trattava di una semplice invenzione, che non aveva ancora una vera e propria applicazione. Oggi Becquerel potrebbe essere miliardario.
In quegli anni, la Rivoluzione Industriale era nel pieno del suo sviluppo, ma l’energia solare avrebbe dovuto aspettare un altro po’ prima di poter essere utilizzabile. Non era ancora il suo momento.
Le prime applicazioni
Dovette passare poco meno di un altro secolo affinché l’effetto fotovoltaico fosse esplorato in tutte le sue angolature. A farlo fu proprio Albert Einstein nel 1905 che scrisse su questo tema alcune riflessioni teoriche.
Il suo lavoro ricevette il Premio Nobel per la Fisica nel 1921, ma possiamo immaginare che all’epoca non avesse idea di ciò che avrebbe significato. Il fotovoltaico restava comunque un concetto affascinante, ma poco concreto.
L’idea di sfruttare il sole per produrre energia iniziò ad affermarsi tra gli anni ‘30 e ‘40 durante le fasi di ricerca legate allo spazio: le prime applicazioni furono pannelli fotovoltaici per satelliti e missioni spaziali. Insomma, il fotovoltaico serviva ad alimentare i satelliti spaziali, ma non ancora il frigo di casa.
La svolta nel 1954: i primi pannelli fotovoltaici come li intendiamo oggi
Il primo modello di pannello fotovoltaico è stato presentato dalla Bell Labs nel 1954. Con questa novità, si poteva creare vera e propria energia lasciando alle spalle i sogni futuristici. Pian piano, l’idea iniziava a prendere le sembianze di qualcosa di più pratico, anche se il primo esemplare aveva un’efficienza del 6 %.
Il fotovoltaico diventa popolare (ma non per motivi ecologici). Gli anni ‘70
Negli anni ‘70 iniziò un periodo di discontinuità energetica, simile alla situazione che stiamo vivendo oggi. Il 1973 fu l’anno della crisi petrolifera, in cui la consapevolezza di essere dipendenti da questa fonte di energia, ma anche che il fotovoltaico insieme ad altre fonti rinnovabili guadagnasse attenzione.
L’entusiasmo era molto, ma il fotovoltaico non era ancora di tutti. Costi astronomici, componenti inefficaci e poco pratici: nonostante i numerosi svantaggi di questa tecnologia, il settore inizia a ricevere alcuni finanziamenti da parte di governi e istituzioni.
Negli anni ‘90 e 2000 il fotovoltaico fa passi da gigante
Diventa economico e pratico, con costi di produzione sempre più bassi resi possibili da tecnologie più efficienti e da un ampliamento della produzione. L’offerta incontra la domanda.
Complice di questo, oltre all’abbassamento dei costi di produzione, anche l’introduzione di incentivi fiscali. Questo fattore ha permesso di trasformare l’energia solare in una scelta non solo ecologica, ma anche economica. Proprio in questo periodo si è assistito ai primi impianti su tetti di case e aziende in tutto il mondo. Una vera e propria rivoluzione energetica.
E oggi? Il fotovoltaico è ovunque
Il fotovoltaico oggi è ormai una tecnologia riconosciuta e presente in ogni angolo del mondo. Il sistema è diventato sempre più integrato: oggi la tecnologia la troviamo anche nei veicoli elettrici, nei sistemi industriali e ci consentono di ridurre sempre più la dipendenza dai combustibili fossili.
In futuro, il fotovoltaico potrebbe diventare così economico ed efficiente che le bollette elettriche saranno solo un ricordo del passato. E questo grazie alla crescente efficienza dei pannelli e all’evoluzione continua delle tecnologie. Inoltre, i pannelli potrebbero essere impiegati per creare nuovi materiali o per produrre senza rinunciare al design (chissà, magari in futuro avremo dei pannelli invisibili?)
Conclusione
La storia del fotovoltaico è una storia di evoluzione lenta ma costante. Partiamo dalla scoperta dell'effetto fotovoltaico nel 1839 fino ai moderni pannelli fotovoltaici che alimentano le nostre case. Se qualcuno ti avesse detto che, da quella scoperta, avremmo costruito moduli in grado di alimentare intere città, avresti riso un po' secoli fa.
Ma oggi il fotovoltaico è una realtà consolidata e il futuro promette ancora di più.