L’inverter fotovoltaico, il supereroe silenzioso della transizione energetica

Se l'energia solare fosse una macchina da corsa, l'inverter fotovoltaico sarebbe il motore che la fa andare avanti. Come è nato questo geniale dispositivo?
Come è passato dall'essere una semplice esigenza tecnica a diventare una delle chiavi per il successo del fotovoltaico? Rilassati, prendi un caffè e preparati, perché ti sveleremo nelle prossime righe la storia di questo supereroe delle energie rinnovabili.
Iniziamo con un viaggio nel passato
Come molte altre narrazioni tecniche, anche quella dell’inverter fotovoltaico non inizia con un'invenzione esplosiva, bensì con una necessità.
Siamo a cavallo degli anni ’50 e ’60, in un periodo in cui l’energia solare iniziava a guadagnare una certa attenzione, anche se soltanto a livello teorico. Il programma spaziale statunitense aveva dato un grande impulso alla ricerca nel settore delle rinnovabili e si iniziava a considerare l’energia solare come una fonte alternativa di energia attendibile.
C’era un enigma però. I pannelli fotovoltaici erano in grado di generare soltanto corrente continua, che non era affatto utile ad alimentare sia le applicazioni in campo spaziale, sia quelle più piccole. In altre parole, non si adattava alle abitazioni, che impiegano la corrente alternata. Era una fonte di energia totalmente incompatibile.
Ed ecco che, proprio in questo contesto degli anni ’80 in cui l’energia elettrica entrava in scena in maniera impetuosa, che subentrava anche l’inverter fotovoltaico. Un po' un supereroe, un ponte di collegamento tra la corrente generata dai moduli e noi. All’inizio però tutto questo non era concreto, si trattava solo di un’idea.
Gli Anni '70: l'inverter si fa strada, lentamente ma sicuramente
Arriviamo quindi agli anni ’70, un periodo fondamentale per l’affermazione delle rinnovabili. Il collegamento è molto semplice. In quegli anni, il mondo si trovava nel pieno della crisi petrolifera del 1973, situazione che spinse l’umanità a cercare un’alternativa ai combustibili fossili. Ed ecco che il settore solare iniziava ad essere preso con più serietà.
Purtroppo, a quei tempi l’inverter era ancora un po’ maldestro: dal design discutibile, poco efficiente e non all’avanguardia dal punto di vista della tecnologia e dell’innovazione. In più era piuttosto dispendioso e ancora non compatibile con l’utilizzo domestico.
Ma è proprio nel momento di sconforto, che nascono le idee geniali. In quegli anni, si affermava anche la tecnologia dei semiconduttori in contemporanea alla crescente domanda di energia solare. Queste due variabili segnarono un importante cambio di rotta delle prestazioni, che migliorarono in termini di affidabilità ed economicità, ritrovando anche l’interesse da parte del mercato.
Un decennio di innovazioni tecnologiche: la svolta del 1990
La fase di maturità dell’inverter iniziava a intravedersi proprio in questi anni: infatti, gli inverter non si limitavano a fare il “lavoro sporco”, ma iniziavano una vera e propria evoluzione per ottimizzare la produzione di energia.
Una delle innovazioni più importanti è stata rappresentata dall’introduzione delle tecnologie di tracking del punto di massima potenza (MPPT)
Immagina di avere un pannello fotovoltaico che produce energia in base all'intensità della luce solare. Grazie al MPPT, l’inverter può regolare dinamicamente la tensione e la corrente per ottenere la massima potenza possibile da ciascun modulo in tempo reale.
Questo periodo è stato segnato da una progressiva diminuzione dei costi, il che ha aperto pogressivamente la strada verso l’accessibilità della tecnologia a un pubblico sempre più vasto. Tuttavia, l’inverter continuava ad essere un eroe invisibile, il lavoratore instancabile dietro le quinte, che non riceveva alcun merito.
Il solare calca i grandi palchi e gli inverter diventano smart. Sono gli anni 2000
A partire dagli anni 2000 qualcosa iniziò a cambiare, perché finalmente l’inverter cominciava a farsi notare. Che cosa era successo? Beh, non proprio poche cose:
- L’industria solare era finalmente decollata, tanto che si è parlato di rivoluzione solare, resa possibile da importanti incentivi e sgravi fiscali;
- I costi dei pannelli fotovoltaici crollarono.
Uno dei problemi principali rimaneva: come ottimizzare al massimo l'efficienza di un impianto fotovoltaico? Ed è proprio qui che l'inverter iniziò a diventare veramente smart.
Oggi, nel XXI secolo, l’inverter non si limita più a “convertire solo energia”. È un vero e proprio dispositivo di gestione super intelligente di energia. Monitora. Ottimizza. Migliora l’efficienza. Riduce le perdite. Insomma, fa tantissime cose!
Si sono compiuti grandi passi avanti anche sul cosiddetto monitoraggio da remoto: oggi possiamo monitorare lo stato di salute dell’inverter da un’app, in qualsiasi istante e anche se siamo da tutt’altra parte del mondo.
E c’è altro da dire. Per esempio, che gli inverter di oggi sono bidirezionali, perché possono raccogliere energia da entrambi i lati del modulo. O ancora, che sono ibridi, in grado di operare con accumulatori per ridurre la dipendenza dalla rete elettrica e gestire meglio l’autoconsumo.
L'inverter fotovoltaico oggi, tra tecnologia avanzata e sostenibilità
Nel tempo l’inverter fotovoltaico è diventato sempre più sofisticato, funzionale e indispensabile per la gestione dell’energia e si è sviluppata una crescente attenzione al tema della sostenibilità.
Infatti, i modelli più recenti sono in grado di connettersi facilmente con il cloud e di operare con l’IA che può suggerire ulteriori ottimizzazioni per migliorare ulteriormente la resa dell’impianto.
Conclusione
La storia dell’inverter fotovoltaico è la storia di un eroe silenzioso che lavora dietro le quinte per realizzare grandi progetti. Nato come un semplice strumento di conversione di energia, si è via via trasformato in un dispositivo sempre più smart e integrato.
E se oggi il fotovoltaico è una delle soluzioni più promettenti per il futuro dell’energia, lo dobbiamo anche a questo piccolo, ma indispensabile dispositivo che ha trasformato una rivoluzione in una realtà concreta e quotidiana.
Si tratta di un dispositivo che converte la corrente continua (DC) in alternata (AC) ed è un processo fondamentale in molti contesti, con particolare attenzione a quello fotovoltaico. Questo perché i pannelli solari producono corrente continua, mentre la maggior parte degli elettrodomestici e delle reti elettriche funziona a corrente alternata. L'inverter è quindi il cuore di un impianto fotovoltaico.
Scegliere la combinazione inverter e batteria è uno step importante per creare un sistema di alimentazione e back-up in un impianto fotovoltaico con accumulo. Per aiutarti nella scelta, abbiamo creato una tabella di compatibilità ad hoc.